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Proclamato lo stato di agitazione del settore terziario distribuzione e servizi

02/11/2023 - 13:07

A seguito della assemblea intersettoriale unitaria svoltasi a Bologna lo scorso luglio, è stato proclamato lo stato di agitazione del settore terziario distribuzione e servizi, distribuzione moderna organizzata e distribuzione cooperativa. 

Questi contratti nazionali sono fermi, così come lo è il nostro!

Lo stato di agitazione riguarda milioni di lavoratori senza un contratto nazionale che miri al recupero del potere d’acquisto perso.

Ogni giorno, ognuno di noi si misura con l’aumento vertiginoso del costo della vita e, purtroppo, anche chi lavora può scivolare verso la povertà.

I nostri stipendi sono fermi dal 2018, è insostenibile!

Vogliamo farci sentire come le altre categorie?

Come potete leggere nel comunicato, una categoria organizzata può convocare un attivo di categoria di delegati e delegate, dichiarare uno stato di agitazione e, infine, anche programmare uno sciopero generale a sostegno delle richieste sindacali.

La forza contrattuale di una categoria si vede dalla propria organizzazione sindacale: senza i lavoratori non hanno né voce né forza.

LEGGI IL COMUNICATO

  • Patrizia

    02/11/2023 - 17:17

    Cara Alessandra, questo è uno sciopero di settore. Noi non avendo delegati o delegate non riusciamo ad aderire in modo organizzato , però possiamo fare lo sciopero generale che è già stato proclamato la settimana scorsa. Si svolgerà per regioni. Appena abbiamo il calendario e le modalità facciamo l'articolo. A questo sciopero generale di tutte le categorie dobbiamo partecipare in tante e tanti e sopratutto farci riconoscere! Patrizia cgil

  • alessandra

    02/11/2023 - 13:46

    Buongiorno, quindi la nostra categoria non ne fa parte? Perchè non possiamo unirci anche noi a questo sciopero? Era l'occasione perfetta. L'unione di due settori che hanno lo stesso problema. Non si può fare qualcosa per "aggiungere" anche gli studi professionali, così avremmo anche noi visibilità e poi forza nei confronti di confprofessioni? Sono convinta che molti di noi parteciperebbero, vista la voglia di cambiamento.

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