La segretaria nazionale Filcams cgil, Maria Grazia Gabrielli , ha rilasciato un’intervista sull’inserto d’informazione di “Rassegna sindacale” , ne pubblichiamo un estratto perché spiega in modo chiaro le difficoltà della contrattazione nazionale in tutte le categorie , non solo la nostra , rispondendo così indirettamente alle tante sollecitazioni che ci sono arrivate sul blog. Pubblichiamo questa parte dell’ articolo anche per … vanità !
Ebbene si .. al ns. blog è stata dedicata una parte dell’intervista, ne siamo infinitamente orgogliose e vogliamo condividerlo con voi.
Senza la vostra massiccia partecipazione non avremmo avuto questa soddisfazione, quindi grazie di cuore !
angela , patrizia, carmen , emilia , irene
LA CONTRATTAZIONE NAZIONALE FORZATAMENTE IN STAND-BY
Stiamo per affrontare un fine anno importante per quanto riguarda la contrattazione nazionale. Si stanno svolgendo gli attivi dei delegati e delle delegate per i settori del terziario (Confcommercio, Federdistribuzione, Confesercenti , Distribuzione cooperativa) perché vogliamo costruire le piattaforme per il rinnovo dei contratti creando tutti gli spazi possibili per ascoltare e far partecipare i lavoratori”.
Sono rinnovi importanti , sia per il numero degli addetti che per la necessità di evitare il disallineamento tra i diversi contratti che si è determinato nella precedente tornata contrattuale che ha prodotto conseguenze sulle condizioni complessive degli addetti. Al percorso degli attivi dei delegati della Filcams, seguirà l’attivazione di un confronto unitario con Fisascat e Uiltucs per la costruzione delle piattaforme.
“si è dato avvio anche al rinnovo degli studi professionali. Ambito importante , su cui la Filcams continua a porre attenzione perché sottoposto a dinamiche di trasformazione e perché luogo di competenze e professionalità spesso non conosciute e riconosciute. Un impegno che ha visto anche per la categoria pratiche innovative e, se vogliamo ancora inusuali del fare sindacato come il progetto impiegate.org o la possibilità di confrontarsi attraverso piattaforma internet sui contenuti e le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori legale alle richieste per il rinnovo del contratto.
L’attenzione – specifica la segretaria – è rivolta anche al turismo , un settore di grandi potenzialità e di grande rilievo per il nostro Paese; a oltre un anno dalla presentazione delle piattaforme ancora non abbiamo risposte concrete e, come in altri settori,
il tempo che passa dalla scadenza del contratto al suo rinnovo , sta diventando una costante preoccupante (anche i contratti multiservizi e vigilanza privata scaduti rispettivamente da 6 anni e 46 mesi, cui si aggiungono le farmacie, il portierato , il lavoro domestico). Il mancato rinnovo è un danno per le lavoratrici e i lavoratori, e in alcuni settori tale aspetto è ancora più rilevante. Il contratto nazionale è lo strumento che continua a garantire l’unica risposta alla grande questione salariale.
Se non si riesce ad esercitare il ruolo negoziale attraverso i rinnovi contrattuali, si determinano anche distanze che non permettono di rispondere alle esigenze e ai cambiamenti del settore. Il rischio è di indebolire il ruolo del contratto nazionale stesso, soprattutto di fronte ai
fenomeni di dumping ad opera di altri contratti nazionali che stanno emergendo e che determinano condizioni economiche e normative spesso ben inferiori ai contratti stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”.
Una situazione che va sbloccata portando a compimento gli accordi siglati con le associazioni datoriali sulla rappresentanza e sul modello contrattuale dove si è condiviso che il contratto nazionale è uno dei perni del sistema. “ come filcams continueremo a richiamare a coerenza le parti datoriali per trovare un punto di ripartenza e la definizione di contratti nazionali. Ma la riflessione è ancora molto lunga perché davanti alle trasformazioni in corso, alla condizione ancora di frammentazione delle condizioni di lavoro , della mancanza di opportunità per i giovani, la precarietà, c’è la necessità di stabilire nuove e diverse priorità a cui il contratto nazionale di lavoro deve riuscire a rispondere e che per noi restano fortemente ancorate alla condizione delle persone e alle risposte necessarie per creare benessere e qualità del lavoro “.
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