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Pensioni

20/02/2006 - 13:00

Il sistema pensionistico è stato riformato con la legge 8 agosto 1995 n. 335, la cosiddetta legge Dini. Fino a quel momento le pensioni venivano erogate con il solo sistema retributivo, la legge ha introdotto il sistema di calcolo contributivo. . La legge era assolutamente necessaria perché l?Inps non poteva più reggere un sistema ?solidaristico?, nel senso che le pensioni che venivano erogate erano superiori ai contributi versati individualmente dal lavoratore, l?invecchiamento della popolazione ha imposto di mettere in equilibrio il sistema . La materia è piuttosto complessa , cercherò di dire le cose essenziali per ?entrare? nell?argomento. Per prima cosa dobbiamo capire con che sistema sarà calcolata la nostra pensione: Dal 1 gennaio 1996 i lavoratori vanno in pensione con uno o l?altro dei due sistemi a seconda dei casi e cioè: lavoratori con almeno 18 anni di anzianità contributiva alla data del 31 dicembre 1995 si applica il regime retributivo, per cui il calcolo dell?importo della pensione è effettuato sulla base delle retribuzioni degli ultimi anni precedenti alla data di decorrenza della pensione (per capirci la pensione sarà circa all?80% dell?ultimo stipendio) lavoratori che hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 e che a quella data non possono far valere alcun periodo di contribuzione si applica il regime contributivo per cui l?importo della pensione sarà determinato dai contributi versati anno su anno e rivalutata ( per capirci la pensione sarà circa al 50% dell?ultimo stipendio) Lavoratori che hanno iniziato a lavorare prima del 1 gennaio 1996 ma che alla data del 31 dicembre 1995 avevano un?anzianità contributiva inferiore a 18 anni Ai fini del calcolo dell?importo delle pensioni si applica il sistema di calcolo misto. — La legge Dini prevedeva una secondo pilastro pensionistico, assolutamente necessario, per integrare la pensione pubblica , ovvero i fondi pensionistici integrativi. Dall?entrata in vigore della legge, purtroppo, si sta solo discutendo di come finanziare la pensione integrativa ma intanto dal 1996 in tanti, e soprattutto i giovani, stiamo maturando una pensione al 50% dello stipendio senza integrazione. E di questo, che potrebbe diventare un vero dramma sociale, non si parla. Come saranno finanziati i fondi integrativi? Dal 2008 il TFR ( trattamento di fine rapporto) maturando (quello maturato rimane in azienda) potrà essere conferito nei fondi pensionistici complementari costituiti. I fondi possono essere chiusi o aperti. I fondi chiusi sono quelli negoziali frutto della contrattazione tra sindacati e datori di lavoro, quelli aperti sono i prodotti proposti da soggetti privati come Banche o assicurazioni, su entrambi vigila una commissione apposita: la Covip . Il rinvio della riforma è stato determinato dalle forti pressioni delle assicurazioni sul governo che chiedevano di parificare, sul piano fiscale, i fondi chiusi e quelli aperti. Molte categorie, grazie alla loro forza sindacale, hanno da tempo costituito i vari fondi che sono già attivi; noi purtroppo non abbiamo il fondo di categoria, e se non riuscissimo a farlo partire dovremo aderire a qualche Fondo Inps o delle regioni per le categorie ?deboli? come noi!. I fondi avranno dei regimi fiscali di vantaggio rispetto ai TFR che se, rimarranno in azienda verranno tassati ben di più, come per il TFR potranno essere chieste le anticipazioni per la prima casa e per le spese mediche Della scelta che ognuno di noi dovrà fare e quindi del silenzio- assenso, se ne riparlerà al momento opportuno, per adesso il solo fatto certo è che un gran numero di lavoratori dal 1996 sta maturando una pensione inps da fame !! Dal 2008 cambieranno i requisiti per andare in pensione. A grandi linee la pensione di anzianità si raggiungerà con 40 anni di contributi o 60 anni età e 35 di contributi, l?età crescerà a 62 fino al 2014. Cambierà anche la pensione di vecchiaia. I requisiti per andare in pensione dovranno essere valutati caso per caso, quindi vi consiglio di chiedere all?Inps la certificazione del diritto, lo si può fare attraverso l?apposito modulo distribuito dall?Inps , questo vi permetterà di conoscere la vostra situazione previdenziale ai fini del sistema di calcolo della pensione e i contributi versati. Vi consiglio di chiedere, attraverso il sito www.Inps.it, il Pin per entrare on line nella vostra posizione previdenziale per controllare i versamenti e fare una simulazione della vostra futura pensione. E? facile e soprattutto importante!! Spero di avervi dato degli spunti per ragionare, fatemi delle domande e approfondiremo i vari temi va bene? Patrizia Cgil

  • CLAUDIA

    18/09/2008 - 15:29

    Per Patrizia: Sono andata sul sito INPS e ho stampato l'estratto conto e il calcolo presunto della pensione, ma non mi dice la data in cui potr? andare in pensione. Ho dimenticato di dire che io ho cominciato a lavorare a 15 anni sempre presso lo stesso Studio professionale. Grazie Ciao Claudia

  • patrizia cgil

    17/09/2008 - 19:46

    per kat: non ? normale chiedi assolutamente l'applicazione del contratto per Claudia: . E' anche il mio caso, probabilmente siamo della stessa et?. Devi avere almeno 57 anni di et? e 40 anni di contributi in questo caso le finestre di uscita sono 4 anzich? due. Io raggiunger? i 40 anni a 57 anni e credo che anche per te sia cos?. Hai fatto un estratto della tua situazione contributiva? hai controllato la regolarit? dei versamenti ? si pu? richiededere il pin all'inps e cos? avere online tutta la tua posizione e fare quindi anche una simulazione e conoscere esattamente la data della pensione. Se vuoi ti dico come fare. ciao patrizia

  • CLAUDIA

    17/09/2008 - 15:18

    Per Angela di Firenze: Ho gi? visitato il sito dell'INPS ma non ho capito se andr? in pensione con 40 anni lavorativi indipendentemente dall'et? oppure con 40 anni lavorativi e con l'et? minima di 57 anni. Grazie Claudia

  • Angela Firenze

    17/09/2008 - 11:43

    Ciao Claudia, ti consiglio di andare a visitare il sito dell'INPS e clikkare su ?la pensione? e poi su ?anzianit??. Troverai spiegazioni e calcoli da fare. Ciao Angela Firenze

  • Claudia

    17/09/2008 - 9:54

    Per Patrizia o Lucy: Ho iniziato a lavorare in uno Studio Professionale l'11 giugno 1974: quando potr? andare in pensione? E' vero che oltre ai quarant'anni di lavoro dovr? comunque tenere conto dell'et?? Grazie Claudia

  • SARA

    04/04/2008 - 10:12

    Cara Ellen come minimo dovresti chiedere il 3 Livello anche se a mio avviso ti spetterebbe il 2 livello!! Fatti valere e chiedi l'aumento di livello e superminimo non assorbibile!! Non esiste proprio queste cose non solo non dovrebbero accadere ma ci dovrebbe essere pi? controllo!

  • Ellen

    04/04/2008 - 9:42

    Volevo avere un informazione da voi! Sono 10 anni che la voro in uno studio legale, sola e con mille responsabilit? (come del resto so tutte quelle che lavorano negli studi). Tengo la contabilit?, tutti i tipi di scadenze, di studio e personali di tutta la famiglia, ho deleghe su 3 conti, mi hanno chiesto di fare la contabilit? (con relative scadenze) anche per una associazione di legali da poco formata e che sto gi? tenendo, tengo anche tutte le scadenze e le incombenze di una societ? onlus per la quale fanno beneficienza utilizzando il mio lavoro. Tutto per 1.000 euro al mese? o meglio un 4 livello da 10 anni e 100 euro assorbibili in caso di cambiamento di contratto. Secondo le Vostre competenze ? giusto che pretenda un livello superiore? Grazie per la collaborazione, mi sento veramente molto sfruttata.

  • SARA

    04/04/2008 - 8:58

    Grazie di cuore Patrizia e Lucy come al solito siete davvero preziose e molto tempestive. Ciao e buona giornata

  • patriziac cgil

    03/04/2008 - 20:02

    cara sara , se chiedi di fare 20 ore non raggiungerai il minimo per maturare 52 settimane e maturerai met? anno. Infatti il problema non ? il part-time ma quanto part-time. Ogni anno l'inps stabilisce un tetto per la maturazione(che puo' essere di ore o di soldi) delle 52 settimane, telefona al numero verde inps o manda una mail , con un po' di attenzione calibrerai il part-time senza bisogno di pagare la differenza che non ? poca cosa. per la domanda sugli arretrati, il tuo consulente ha ragione, perderai gli arretrati se il contratto sar? firmato dopo aprile. ciao a tutte patrizia cgil

  • lucy

    03/04/2008 - 17:19

    praticamente si tratta di pagare la differenza di contributi,spesso si tratta di somme importanti,informati presso l'inps direttamente.

  • SARA

    03/04/2008 - 16:58

    Oggi chiedo le cose a rate..scusatemi. Il motivo per cui chiedo tutte queste cose ? perch? vorrei fare i passi giusti ovvero se chiedo la riduzione dell'orario poi non voglio darmi la zappa sui piedi quando arrivo all'et? pensionabile. Allora visto che mi manca ancora un bel po' vorrei possibilmente fare qualcosa adesso.

  • SARA

    03/04/2008 - 16:45

    Mi sono un po' informata sul sito Inps e parrebbe che coloro che lavorano part-time possono fare richiesta di integrazione volontaria ..Qualcuno mi s? dire come funziona??

  • Susy

    27/02/2008 - 17:39

    Grazie Patrizia Come sempre hai una risposta per tutti. Prover? a vedere se riesco a risolvere qualcosa. Ciao Susy

  • Susy

    26/02/2008 - 16:19

    Sono a chiedere un informazione. Ho chiesto il Pin all'INPS e sono entrata a vedere la mia situazione contributiva. E' da 20 anni che lavoro in uno studio legale e per tanti anni ho fatto il part time. Ora dalla mia situazione risulta che per gli anni che lavoravo met? giornata non ho raggiunto il minimo contributivo. Qualcuno sa dirmi cosa s'intende per ?minimo contributivo non raggiunto?. Significa che il datore di lavori mi ha versato meno di quello che doveva? Ringrazio in anticipo chi mi potr? dare delucidazioni. Ciao Susy

  • berri

    25/05/2007 - 22:12

    non pensavo fosse cos? complicato il calcolo. beh, sai che ti dico, adesso aspetto a far calcoli, vedo come va a finire con lo scalone, se scivolo o no! grazie comunque patty.

  • patrizia cgil

    25/05/2007 - 21:29

    cara berry , ? difficile sul blog affrontare le posizioni pensionistiche personali. Sarebbe bene che tu andassi all'Inps per vedere il tuo estratto ai fini della maturazione del diritto alla pensione. Infatti per il part-time c'? un regime particolare, l'inps fissa ogni anno un tetto orario e di reddito entro cui il part-time viene considerato come tempo pieno ai fini pensionistici, e quindi bisognerebbe vedere che part-time hai fatto ogni anno e quante ore e quanto pagato. Sul tuo estratto dei trovare ogni anno 52 settimane questo ? periodo per considerare l'anno pieno, altrimenti trovi met? contribuzione. C'? anche la possibilit? per certi anni di recuperare il part-time a met? contribuzione. Insomma bisogna vedere il tuo estratto com'? o vai all'inps o vai in un patronato della cgil, l'inca, e fai il punto della tua situazione pensionistica. Puoi fare anche da sola on line richiedendo il pin all'inps ma per la questione part-time ? meglio vederla con l'Inca. Se al 1.1.96 avevi 18 anni di contributi sei nel regime vecchio: retributivo cio? prenderai una media degli ultimi 10 anni di lavoro all'80%. Se hai problemi chiamami il mercoled? in cgil c'? il numero qui sul blog. ciao patrizia cgil

  • berri

    24/05/2007 - 23:33

    a Patty o Lucy (o a chi mi pu? rispondere).oggi sono proprio incavolata e penso alla pensione. 40 anni di lavoro (nel 1011) di cui part-time dal 2001. per il calcolo mi vengono considerati gli ultimi dieci anni (tutti di part-time)? a stipendio intero o part-time? 2% per circa 37 anni?(tenuto conto del part-time)? spero per? di poter lavorare ancora per un po'. in fondo mi piace. ciao

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