Incontro nazionale praticanti, collaboratori e partite IVA degli Studi Professionali Il 19 marzo a partire dalle ore 14 presso la Sala ARCI Centofiori in Via Goito 35/b Roma, si terrà una riunione nell’ambito della gestione del contratto nazionale degli Studi Professionali. L’iniziativa è organizzata dalla Filcams Cgil e dalle Strutture Cgil e Associazioni che partecipano alla campagna “conilcontratto.it “: Nidil Cgil, Giovani non più, Iva sei partita, Associazione VI piano. Lincontro ha lo scopo di illustrare landamento della trattativa avviata, approfondire la questione della regolazione del praticantato e delle altre professionalità e costituire un gruppo formato da giovani professionisti e studenti universitari per seguire attivamente l’evolversi del confronto. Saranno inoltre affrontati i temi più generali della contrattazione di secondo livello regionale e della gestione dei progetti finalizzati presentati da diversi territori. Per eventuali informazioni e approfondimenti www.conilcontratto.it
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Roma-Incontro 19 marzo 2013
12/03/2013 - 15:07
carmen
27/03/2013 - 9:54
Lavoro da soli 24 anni (se penso alla pensione, sono davvero pochi!) in uno studio di avvocati e in questo frangente ho potuto conoscere parecchi praticanti: alcuni di questi divenuti poi avvocati ed avviato un proprio studio professionale; altri lavorano presso studi legali di altri avvocati in qualit? di collaboratori, ma di fatto avvocati-liberi professionisti; altri, invece, hanno intrapreso strade diverse. In merito a questa iniziativa non credo sia buona cosa unire tutte queste figure in un unico contratto (il nostro!!). Poi, secondo me, una cosa sono i praticanti/tirocinanti e altra cosa sono i possessori di partita IVA Mi soffermo sulla figura del praticante/tirocinante e non credo che a questi passi per la mente di far parte di una categoria di dipendenti, ma piuttosto si paragonano ad un libero professionista. Di fatti cosa accade appena acquisiscono la laurea? Cercano uno studio dove poter effettuare la pratica (che dura 2 anni e permette loro di accedere all'esame di avvocato), dopodich? si recano presso il proprio Ordine e si iscrivono nell'Albo nella sezione dei praticanti avvocati. Il loro primo pensiero, giustamente, dopo anni di studio e dopo aver trovato ?casa?, è quello di iscriversi ad un Ordine professionale! Fare il dipendente è tutt'altra cosa: vuol dire lavorare in subordinazione e rispettare un orario di lavoro. Ai praticanti dello studio per cui lavoro non viene imposto nulla. La Filcams, secondo me, non dovrebbe occuparsene. La Filcams dovrebbe occuparsi solo di noi. Forse la CGIL potrebbe formare una nuova associazione/sindacato dedicata ai praticanti (ma mi par di capire che gi? esistano delle associazioni dei praticanti. Quindi il sindacato potrebbe non far nulla). Sono due mondi diversi, incompatibili: dipendenti/liberi professionisti. Ho cliccato sul link ?conilcontratto? che appare qui sopra e ho letto che stanno facendo un sondaggio. Loro si vedrebbero come QUADRI; vorrebbero attingere a CADIPROF, Inps, Inail etc? E' assurdo, innaturale ed anche un po' ingiusto nei confronti dei dipendenti che hanno di fatto contribuito ad ottenere il CCNL che abbiamo oggi (con le relative conquiste, contribuendo al miglioramento della nostra condizione in generale). Comprendo la situazione dei praticanti. Spesso mi capita di sentire le lamentele di alcuni di loro. Vi assicuro che qui da noi sono trattati benissimo e quando con me si sfogano, mi mettono un po' in crisi. Ma poi mi faccio coraggio e dico loro che, visto che hanno scelto di fare il Libero Professionista, devono atteggiarsi come tali, affrontando i titolari e concordare un compenso. Ma poi ? le lamentele si dissolvono nell'aria! Sono sempre pi? convinta che debbano rimanere due cose distinte: ognuno con un proprio contratto e un proprio sindacato. Per quello che riguarda le partite IVA , direi che sono di un altro pianeta! D'altronde ? la tenuta di uno studio professionale comporta determinati oneri: l'affitto, le utenze, la banca dati, la segretaria. Oneri che arrivano in scadenza tutti i mesi. Poi il momento di crisi che sta colpendo tutti, rende tutto pi? difficile. Quindi perch? non farsi assumere in uno studio professionale? (direi che cos? è troppo facile!). Per quello che riguarda invece i collaboratori: ma chi sono? Non capisco che figura sia. Chi mi illumina? Gi? abbiamo mille problemi. Non riusciamo ad avvicinare i dipendenti al sindacato, non riusciamo a fare massa. C'è la crisi ? Perch? ingarbugliarci con ulteriore attivit? che di certo non migliora la nostra situazione? ciao carmen