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Video Assemblea 10 luglio 2021

30/09/2021 - 14:47

Eccoci, è passato del tempo, ma ci siamo!

Ci abbiamo messo un po’ per la pubblicazione, ma abbiamo avuto qualche problema tecnico da risolvere…  tagliare delle parti causa problemi audio (nel secondo intervento di Lelli si sente ogni tanto che salta, ma si comprende il senso di quello che dice, per fortuna) ed abbiamo dovuto spezzare il video perché non riuscivamo a caricarlo in un unico  file.

Inoltre, siccome Irene ad inizio assemblea non capiva se si sentiva la sua introduzione, abbiamo tagliato anche lei che si era “intrecciata” 😜

Insomma, portate pazienza… anche se tardi … Arriviamo! 

Cliccando su  questo link troverete il video di apertura dell’assemblea del 10 luglio 2021 con una parte dell’introduzione di Irene e un primo intervento di Danilo Lelli della Filcams Nazionale.

Cliccando invece su quest’altro link troverete il video dell’intervento di Patrizia (in macchina… è sempre in viaggio lei!!!) sul sistema bilaterale offerto dal nostro CCNL e l’intervento di Danilo Lelli della Filcams Nazionale che, fra le altre cose, risponde alle domande che avevate postato sul blog.

A questo punto non resta che attendere la ripresa delle trattative.

In particolare, è doveroso ringraziare tutti coloro che si sono collegati da remoto per seguire in diretta gli interventi del 10 luglio, la Filcams Nazionale che ci ha dato l’opportunità di svolgere la prima assemblea online nonché i tecnici che ci hanno aiutate in diretta e non per rendere possibile questa pubblicazione! 

La Redazione Impiegate.org

  • Daniela

    07/12/2021 - 10:46

    Dove svolgere lo smart working? Nel protocollo si definiscono anche i luoghi dove il lavoratore può decidere di praticare lo smart working. Specifica infatti il testo in bozza che il lavoratore è libero di scegliere dove lavorare, ma il luogo prescelto deve avere le caratteristiche idonee per l’esecuzione della prestazione lavorative. In particolare vanno garantite sicurezza e riservatezza. Specifica pertanto il protocollo: “La contrattazione collettiva può individuare i luoghi inidonei allo svolgimento del lavoro in modalità agile per motivi di sicurezza personale o protezione, segretezza e riservatezza dei dati.” Per quanto riguarda invece la strumentazione tecnologica e informatica per lo smart working, è l’azienda a fornirli sebbene si possa prevedere anche l’adozione di apparecchiature di proprietà del dipendente. “Laddove le parti concordino l’utilizzo di strumenti tecnologici e informatici propri del lavoratore, provvedono a stabilire i criteri e i requisiti minimi di sicurezza da implementare e possono concordare eventuali forme di indennizzo per le spese.” Le spese per la strumentazione fornita dal datore di lavoro per lo smart working sono a carico dello stesso che ne resta proprietario.

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