Attraverso questo articolo, segnaliamo le principali misure della manovra di bilancio 2025.

IRPEF
Confermate e rese strutturali le aliquote Irpef a tre scaglioni:
- aliquota 23% per redditi fino a 28.000 euro;
- aliquota 35% per redditi oltre i 28.000 euro e fino ai 50.000 euro;
- aliquota 43% per redditi oltre 50.000 euro.
Viene ELIMINATO l’esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali. a carico del lavoratore dipendente, del 6% e del 7%; IN SOSTITUZIONE a tale esonero contributivo sono state previste le seguenti misure di riduzione del cuneo fiscale:
- Per redditi complessivi annui fino a 20.000 euro: somma integrativa esente da contributi e tasse, calcolata applicando una percentuale al reddito di lavoro dipendente;
- Per redditi complessivi annui superiori a 20.000 euro e inferiori a 40.000 euro: un’ulteriore detrazione dall’imposta lorda sempre calcolata a seconda del reddito e rapportata al periodo di lavoro.
Precisiamo che in merito a quest’ultima misura sono previste delle revisioni, in quanto è stata sicuramente penalizzata la fascia di reddito che va dagli 8.000 euro ai 9.000 euro.
DETRAZIONI
Viene modificato l’art. 12, c. 1, lett. C) TUIR, che, di fatto, ridefinisce l’ambito di applicazione della detrazione per i figli a carico.
- Resta fermo il requisito del reddito per considerare un figlio fiscalmente a carico (reddito complessivo annuo non superiore a 2.840,41 euro al lordo degli oneri deducibili, elevato a 4.000 euro per i figli di età non superiore a 24 anni);
- La detrazione è riconosciuta dal 2025, per i figli di età pari o superiore a 21 anni ma inferiore a 30 anni, nonché per ciascun figlio di età pari o superiore a 30 anni con disabilità accertata;
- Dal 2025 la detrazione per altri familiari a carico può essere riconosciuta solamente per ciascun ascendente (genitori, nonni, bisnonni) che conviva con il contribuente.
Per i percettori di un reddito complessivo superiore a 75.000 euro sono stati introdotti dei limiti per la fruizione delle detrazioni per oneri e spese in funzione del reddito percepito e del numero dei figli presenti nel nucleo familiare.
Alcune tipologie di spese/oneri sono escluse dalle limitazioni legate al reddito complessivo e alla composizione del nucleo familiare e, pertanto, la detrazione spetta per intero (v. art. 15 TUIR).
FAMIGLIA
Per i genitori che hanno terminato il congedo di maternità o di paternità dopo il 31.12.2023, ma prima del 31.12.2024 spetta il congedo parentale (ex maternità facoltativa art. 34 del D.Lgs. n. 151/2001), con un’indennità a carico Inps nella misura dell’80% della retribuzione, per la durata massima complessiva di 2 mesi (alternativi tra i genitori) fino al sesto anno di vita del bambino.
È previsto un’ulteriore mese con l’indennizzo pari all’80% della retribuzione nel caso in cui il congedo sia stato richiesto entro il 31/12/2024.
Per gli ulteriori mesi, sino ad un massimo di 9 mesi ed entro i 12 anni, l’indennizzo è pari al 30% della retribuzione (suddivisi tra i due genitori).
Anche per i genitori che hanno terminato il congedo obbligatorio di maternità o paternità successivamente al 31/12/2024 spetterà il congedo parentale con l’indennizzo dell’80% della retribuzione.
La spesa massima detraibile delle spese scolastiche per alunno o studente ai fini dell’imposta sui redditi per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo d’istruzione e della scuola secondaria di secondo grado è elevata da 800 euro a 1.000 euro.
BONUS BEBÈ E ASILO NIDO
Per incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno è previsto un bonus di 1.000,00 euro per ogni figlio nato o adottato da gennaio 2025 per le famiglie con ISEE non superiore a 40.000 euro annui.
Viene confermato il contributo per la frequenza agli asili nido, con importi variabili, in funzione del valore ISEE minorenni:
- Euro 3.000 per un ISEE fino a Euro 25.000;
- Euro 2.100 da un ISEE di € 25.001 ad un ISEE di Euro 40.000;
- Euro 1.500 per un ISEE oltre 40.001 o assenza di ISEE.
Per i nati dal 1.1.2024, gli importi diventano € 3.600 per un ISEE minorenni fino a Euro 40.000 e Euro 1.500 per un ISEE oltre 40.001 oppure in assenza di ISEE.
ESONERO CONTRIBUTIVO MAMME LAVORATRICI
Confermata ed estesa alle lavoratrici a tempo determinato e a quelle autonome, anche con reddito d’impresa che non optano per il regime forfettario, il bonus mamme lavoratrici.
Si tratta di uno sgravio contributivo che dal 2025 spetta alle lavoratrici madri di due o più figli, fino al compimento del decimo anno d’età del figlio più piccolo, mentre dal 2027, per le madri con tre o più figli l’esonero contributivo spetta fino al compimento del 18° anno d’età del figlio più piccolo. L’esonero è riconosciuto soltanto a condizione che la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non sia superiore a 40.000 euro annui.
SOSTEGNO ALL’ACQUISTO DI BENI ALIMENTARI
Rifinanziata la Carta “dedicata a te” per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità per famiglie con ISEE non superiore a 15.000 euro e incrementata, invia permanente, la dotazione del fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti.
BONUS ELETTRODOMESTICI
Nel 2025 è previsto un contributo in favore dei consumatori finali per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica.
Il contributo è pari al30% del costo dell’elettrodomestico, fino ad un massimo di 100 euro per ciascuna unità. L’importo massimo del contributo sale ad Euro 200,00 per chi ha un valore ISEE fino a Euro 25.000.
PREVIDENZA
Prevista la detassazione e l’estensione dell’incentivo contributivo.
L’agevolazione consiste nel riconoscimento in busta paga della quota di contributi a carico del lavoratore per quanti – in possesso dei requisiti per il pensionamento anticipato – decidano di restare al lavoro.
Viene, da un lato, ampliata la portata della disposizione sul piano soggettivo (includendo anche i soggetti che, al 31 dicembre 2025, hanno maturato i requisiti per il pensionamento anticipato indipendente dall’età anagrafica) e, dall’altro, prevista l’esclusione dall’imponibile fiscale della somma corrispondente alla quota di contribuzione corrisposta interamente al lavoratore.
Per agevolare la permanenza al lavoro nelle Amministrazioni pubbliche, sono state introdotte modifiche alla normativa vigente, sia per adeguare i limiti ordinamentali di età ai requisiti anagrafici previsti per l’accesso al pensionamento di vecchiaia, sia per consentire, comunque, la permanenza in servizio anche dopo aver maturato i requisiti per il pensionamento anticipato.
Il pacchetto previdenziale comprende la conferma, anche per il 2025, dei canali di uscita attualmente vigenti (quota 103, Ape sociale e opzione donna) e viene introdotta la possibilità di anticipare la pensione a 64 anni attraverso il cumulo della previdenza obbligatoria con quella complementare.
Le pensioni di importo pari o inferiori al trattamento minimo saranno incrementare del 2,2 % nel 2025 e dell’1,3% nel 2026. Aumenti anche per i pensionati in condizioni di disagio over 70 e per i titolari di assegno sociale.
MISURE PER IL LAVORO
Prorogata, per i prossimi tre anni, la maggiorazione del 20% della deduzione relativa al costo del lavoro derivante da nuove assunzioni di dipendenti a tempo indeterminato effettuate da imprese e professionisti. La deduzione può arrivare fino al 130% nel caso di assunzioni stabili di particolari categorie di soggetti (disabili, giovani under 30 ammessi agli incentivi occupazione, mamme con almeno due figli, donne vittime di violenza, ex percettori del reddito di cittadinanza).
DETASSAZIONE PREMI DI PRODUTTIVITÀ
Prorogata fino al 2027 la riduzione dal 10% al 5% dell’imposta sostitutiva sui premi di risultato o di partecipazione agli utili d’impresa.
FRINGE BENEFIT
Confermata per il triennio 2025-2027 la soglia di esenzione fiscale per i fringe benefit (fino a 1000 euro per i lavoratori senza figli e fino a 2000 euro per quelli con figli).
Agevolazione fiscale per i nuovi assunti a tempo indeterminato, con reddito fino a 35.000 euro nell’anno 2024, che accettano di trasferire la propria residenza di oltre 100 chilometri, sulle somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento dei canoni di locazione e delle spese di manutenzione.
Sale da 30 mila euro a 35 mila euro la soglia di reddito da lavoro dipendente o da pensione che permette di beneficiare della flat tax al 15%.
Patrizia
25/02/2025 - 19:49
Caro Angelo, capisco cosa vuoi dire . In realtà abbiamo sempre pubblicato le norme di legge per come sono per non fare confusione essendoci gli spazi per i commenti ci aspettiamo da voi i commenti. Il giudizio è pubblico della,cgil nei siti e nei comunicati stampa. Comunque si raccogliamo il tuo suggerimento , potremmo fare un commento finale sulla legge . Grazie patrizia
Angelo
25/02/2025 - 15:48
Buongiorno, per comprendere meglio la situazione non ritenete sia utile oltre a pubblicare i punti salienti della manovra anche un articolo di commento? La manovra di bilancio prevede questo, ok, il sindacato CGIL a riguardo la pensa così: "aliquote irpef: un errore ridurle" "esonero contributivo: siamo d'accordo ma..." "detassazione: ottimo" ecc ecc. "Il sindacato si è battuto per cambiare questa norma ma purtroppo non ci siamo riusciti" "Invece siamo riusciti ad ottenere questo e questo". "I prossimi obiettivi del sindacato per la prossima legge di bilancio saranno..." Secondo il mio modesto parere, facendo così la gente si identifica in un determinato pensiero e può dire "Anche io la penso così!" e qui può nascere una discussione costruttiva, pubblicare così senza diciamo commentare è utile a conoscere ma poco produttivo. Cosa ne pensate?